martedì 14 ottobre 2008

Sono diventata zia!!!!


Venerdì è nato il mio splendido nipotino.
Nicolò!
Pesa un pò più di 3 chili e ha un sacco di capelli.
Che emozione diventare zia!

Lo dico o non lo dico???!!?!??!?!?!


L'ho scoperto e subito avrei voluto urlarlo al mondo.
Ma poi ho pensato che forse era meglio aspettare un pò.
Una settimana dal test e l'hanno saputo i futuri nonni.
Due settimane alcuni cari amici che ho incontrato.
Tre settimane i colleghi.
Quattro settimane.... e ora lo dico a TUTTI!
SONO IN DOLCE ATTESA.

lunedì 15 settembre 2008

CUBA - Rientro

Venerdì 29 Agosto

Che dire…. anche per quest’anno le ferie sono finite… lunedì si torna a lavorare. Ci rimane però un bel ricordo di questa Cuba fai da te in cui abbiamo avuto la possibilità di assaporare la grande ospitalità cubana. Grazie Cuba!

CUBA - Varadero 3

Giovedì 28 Agosto

Entro le 12 dobbiamo lasciare la stanza e fare il check-out quindi sveglia presto. Facciamo colazione e andiamo in spiaggia per goderci l’ultimo mare. Alle 11 lasciamo gli asciugamani e ci dirigiamo al bar della spiaggia per rifocillarci con un bel hamburger… ma aimè la cuoca è in ritardo. Così tentiamo l’opzione bar della piscina. Non ci siamo mai andati perché ci siamo rifiutati di stare in piscina con una spiaggia tropicale a due passi, ma a me sembra di aver intravisto che anche lì c’è la cucina. E infatti c’è e gli hamburger sono anche più buoni e infatti ce ne mangiamo due accompagnati da tre birrozze a testa. Doccia e check-out e ora che si fa. Lasciamo la stanza, parcheggiando i bagagli in uno stanzino e prendiamo il bus turistico che fa il giro di Varadero. Scendiamo e risaliamo per visitare i vari mercatini anche se non abbiamo più un soldo da spendere. E poi per finire facciamo il giro fino alla punta estrema della penisola di Varadero per vedere la riserva naturale. Terminato il giro ritorniamo da al villaggio… da clandestini. Sono le 5 e noi dobbiamo essere in aeroporto per le 10… mica possiamo andare a zonzo per altre 5 ore. Così ci sediamo al bar e degustiamo un altro po’ di cocktail e intanto che ci siamo andiamo anche a fare cena. Abbiamo ancora il braccialetto con cui vengono identificati gli ospiti dei villaggi e così possiamo passare inosservati! Alle otto e mezza usciamo ad attendere il taxi prenotato per andare all’aeroporto e puntuali partiamo per il ritorno in Italia. Sing!

CUBA - Varadero 2

25, Martedì 26 e Mercoledì 27 Agosto

Passiamo tre giorni di riposo godendoci spiaggia mare e sole accompagnati da tanti tanti tanti cocktail. Anche se con un po’ di rammarico decidiamo di terminare la nostra vacanza qui senza ritornare a Matanzas da Daisy come avevamo promesso. Siamo troppo stanchi per spostarci ancora.

CUBA - Varadero 1

Domenica 24 Agosto - Partenza per Varadero

Alle 7 abbiamo appuntamento davanti all’hotel Melìa Cohiba con il pulmino prenotato con l’agenzia e noi alle 6:45 siamo già lì. Da oggi faremo i turisti da viaggio organizzato. Da una parte mi mette una gran tristezza dall’altra però considerando che siamo proprio stanchi sono contenta di godermi un po’ di relax al mare. E Cuba purtroppo non dà alternative, se vuoi stare in un posto di mare devi alloggiare in un resort, perché le Case Particolar nelle zone di villeggiatura non sono autorizzate. Alle 9 siamo già nella nostra camera e con quello che abbiamo pagato io e Ale ci prefiggiamo l’obiettivo di ripagarci la giornata. Quindi subito a fare colazione. Rispetto a come eravamo abituati nelle case sarà una delusione… non si mangia un granchè bene. Ma basta scoprire le cose da evitare e tutto sommato non è così malvagio. Quindi frittatina, cioccolata, pane e marmellata, bananina e via. Andiamo in spiaggia e cominciamo a devastarci con i cocktail. Alla fine della giornata ne conteremo 15 a testa più varie birre durante e fuori pasto. Insomma riusciamo ampiamente a recuperare i 50 euro a capoccia sborsati per la giornata. Varadero si conferma un posto di mare splendido con spiaggia finissima tanto da sembrare borotalco. Lunedì

CUBA - L'Avana 3

Sabato 23 Agosto

Colazione e conti con la signora Giusy perchè lei la sera esce presto. Lei un tesoro.. si congeda con baci e abbracci e ci regala anche una confezione di caffè a testa. Che carina! Partiamo per il nostro ultimo giro all’Avana. Incredibilmente riusciamo a prendere un taxi cumulativo senza l’aiuto di Ariel (un altro macchinone anni 30) perché fermatosi per caricare dei cubani che non vanno nella sua direzione decide di ripiegare su di noi che siamo proprio lì a portata di mano. E così arriviamo davanti al Campidoglio in un attimo. Visto che siamo lì passiamo dalla fabbrica dei sigari che durante il viaggio a Cuba di qualche anno prima non eravamo riusciti a visitare. E anche questa volta niente. Il sabato chiude prestissimo. Delusi percorriamo il viale alberato ….. per raggiungere il Museo della Rivoluzione. Visita al museo che è Facciamo pranzo nel burrificio di Plaza Veja dove il giorno prima avevamo notato degli ottimi hamburger. Ancora un giretto e poi rientro in stanza in tempo per la cenetta.

CUBA - L'Avana 2

Venerdì 22 Agosto

Colazione mica tanto pequeña (il succo è davvero ineguagliabile) e via per le strade dell’Avana. Alla ricerca di un mezzo economico finisce che ci ritroviamo di nuovo a percorrere la strada a piedi fino all’Habana Veja. Nel nostro tragitto troviamo una cabina telefonica e chiamiamo Ariel per disdire la cena (avevamo dimenticato di aver già preso impegno con la signora della casa) e darci appuntamento alle 4 per un aperitivo. Facciamo il giro turistico proposto dalla nostra guida toccando Bodeguita del Medio (sarebbe molto carina se non fosse per la calca dei turisti dei tour organizzati cha la invadono), Cattedrale e relativa piazza (molto caratteristica… ma la sera è molto di più suggestiva), ……. Plaza Veja dove ci fermiamo a berci una birra in un birrificio dove stanno suonando musica dal vivo. Da lì ci dirigiamo verso il Campidoglio, per arrivare in tempo all’appuntamento con Ariel, passando da una strada non proprio raccomandata… bellissima però. Si vede la vera e propria vita degli avaneri. Gente che fa la fila al banco alimentare, gente che lavora e gente seduta per strada. Tutti ci guardano come una mucca guarda un treno…. forse non sono soliti vedere turisti che passeggiano così serenamente. Arrivati alla piazza del Campidoglio ci fermiamo a riposare ascoltando la musica che arriva dalle finestre di un palazzo di fronte… c’è un gruppo che sta provando. Arrivano Ariel che è felice di rivederci e omaggia Alessandro di una decina di sigari. Con lui ci dirigiamo verso il Vedado e con lui riusiamo incredibilmente a prendere uno dei taxi collettivi per cubani, ossia uno di quei macchinoni anni 30… che emozione! Paghiamo 1 euro scarso per 3. Ci porta in un bar nei pressi di dove alloggiamo per gustare il miglior mojito della zona. Dopo un’altra lunga chiacchierata ci concediamo e con Ale si danno appuntamento per comprare i sigari. Doccia e Ale esce per raggiungere Ariel, io rimango in camera a riposarmi un po’. Speriamo che ritorni! J Ritorna con due scatole piene di Cohiba … che profumo! Stasera ceniamo in casa, solita zuppa di fagioli e pollo in umido. Tutto buono, soprattutto le banane fritte! Usciamo a farci una passeggiata e ascoltiamo un po’ di musica lungo il Malecon. Caratteristico il Malecon la sera. Qui si danno appuntamento dalle famigliole agli innamoratini e tutti sembrano disinteressati al rischio di farsi lavare dalle onde che superano il muretto arrivando fino alla strada.

CUBA - L'Avana 1

Giovedì 21 Agosto – Partenza per L’Avana

Sveglia all’alba perché alle 7:30 parte il bus. Questa volta però abbiamo prenotato (notare che la prenotazione consiste nell’essere scritti in una pagina bianca senza una data e un’ora… ma incredibile loro riescono a capire. Vabbè non ci facciamo domande che è meglio!) quindi basta arrivare alle 7 per poter fare il biglietto. Partiamo e arriviamo in orario nella capitale. Nonostante non ci avessero detto nulla arrovato alla stazione dei bus dell’Avana troviamo ad attenderci il solito cartello con il nostro nome. La casa che ci hanno riservato però è lì vicino e quindi lontano dai punti di nostro interesse. Chiediamo di andare più vicino al centro e dopo una telefonata ci dirottano nel Vedano. Arriviamo con un taxi e la signora che ci aspetta ci dirotta a sua volta perché è al completo. Finiamo in una casa semi autorizzata, nel senso che per fare dei lavori e quindi per pagare meno tasse, ha dichiarato allo stato che ospiterà solo persone Cubane. Questa esperienza ci mancava! Contrattiamo sul prezzo, visto che è un po’ più caro rispetto alle altre sistemazioni e otteniamo una colazione pequeña compresa nella cifra. La signora è molto ospitale e come lei la nonna 84enne che corre in giro per casa e ascolta musica a tutto volume come fosse una ragazzina, incredibile, e la signora delle pulizie che al ritmo di salsa ci racconta di essere una ottima ballerina. Dopo un riposino ci dirigiamo verso il centro passando dall’Hotel Habana Libre per vedere le storiche foto di Fidel al tempo della rivoluzione e intanto che ci siamo per fare la pipì, dopo una sosta nell’agenzia di Cuba Tour per prenotare 3 notti di Todo Incluido a Varadero. Passiamo dall’Università a cui un poliziotto ci nega l’accesso, non capiamo bene il perché. Proseguiamo verso il Malecon (il lungo mare dell’Avana) e lo percorriamo tutto fino ad arrivare in Habana Veja. Circa 6/7 chilometri a piedi. Non paghi facciamo ancora un giro fino alla piazza della Cattedrale. Molto bella! Da lì con un Coco ci dirigiamo verso casa (caspita quanta strada che abbiamo percorso!), per raggiungere un localino indicato dalla guida che si trova proprio nell’isolato dopo. Gira e rigira per le strade scopriamo che il locale è chiuso. Nella zona non c’è molto e quindi ci ritroviamo a mangiare un panino in un bar. Qui conosciamo Ariel un cubano con cognato italiano e con tanta voglia di chiacchierare…. proprio tanta. Dopo due ore di tante parole riusciamo a congedarci da lui e stravolti andiamo a dormire con la promessa di trovarci il giorno dopo per cenare insieme.

CUBA - Trinidad 2

Mercoledì 20 Agosto – Trinidad e Playa Ancon

Oggi giornata di mare. Sveglia, colazione e cambio moneta e siamo pronti per partire. Aimè per 10 minuti è troppo tardi per il bus per Playa Ancon e quindi contrattiamo con un Coco Taxi 5 CUC andata e 5 al ritorno. Con questo sofisticato mezzo (è un casco gigante montato su una sorta di Ape) ci sono voluti circa 30 minuti per percorrere 12 chilometri. Però arriviamo a destinazione soddisfatti per aver ammirato il panorama. La spiaggia una meraviglia, palme e sabbia bianca e farinosa, peccato che sia stata deturpata dal passaggio della tempesta e ci si è presentata con uno strato di alghe morte di 30 cm davanti al bagnasciuga e con un’acqua marrone… si si proprio MARRONE. Così niente bagno. Ci ripariamo sotto una palma perché il sole è cocente e perché io ho dimenticato la crema solare in stanza. E così la sera ci ritroviamo come due aragoste…. stasera si mangia pesce… non si sa mai che Elbis decida di dividere noi a metà come ha fatto la sera prima con quelle due creaturine marine che hanno riempito i nostri avidi stomaci! Prima di cena Elbis si ferma ancora a chiacchierare con noi e ci prepara il cocktail locale, la Canchanchara, miele e lime (Elbis specifica: vero lime di Cuba non limone italiano come nei locali) sommersi da tanto rum… tanto che fatichiamo a tirarci su dal dondolo per raggiungere la tavola pronta per la cena. E’ davvero una brava persona il nostro padrone di casa, con una gran bella famiglia. Dopo cena saldiamo i conti perché la mattina dopo la partenza è sul presto e ci congediamo dalla famiglia, dopo aver donato pantaloni e maglia di Ale con somma felicità del figlioletto Carlos. Come la sera precedente ci gustiamo un po’ di musica cubana alla Casa della Musica e poi un po’ storditi dal sole, un po’ dal rum, ce ne andiamo a nanna.

CUBA - Trinidad 1

Martedì 19 Agosto – Trinidad Finalmente si parte per Trinidad. Alle 10, dopo una bella colazione, partiamo con il cognato di Bertha (il tizio che ci era venuto a prendere con il mezzo scassato) che ci accompagna alla stazione degli autobus o per lo meno nei pressi… non si può mica far vedere… è abusivo! Il nostro autobus parte alle 12. Come al solito l’attesa è lunga… ma non avendo prenotato ci tocca! Un paio di ore di viaggio in cui abbiamo modo di constatare i guai portati dalla tempesta tropicale (… il mare è MARRONE!) e arriviamo a destinazione. Alla stazione degli autobus di Trinidad troviamo ad attenderci una marea di gente che propone sistemazioni per la notte. Ma noi abbiamo già il nostro personale cartello con scritto “Lucia Y Alexandro”. E’ Elbis (non Elvis… Elbis come lui specificherà con relativa mossa di bacino) il proprietario della casa dove alloggeremo che, accompagnato da un vecchietto con carretto che trasporterà le nostre valigie per le vie acciottolate del paese, ci aspetta per accompagnarci nella nostra stanza. Arrivati alla casa c’è ad aspettarci Mercedes (la moglie) con un fantastico succo di frutti tropicali fresco fresco…. e come si fa a dirgli di no. Che Montezumo abbia pietà di noi e non ci abbatta con la maledizione del cagotto! Una rinfrescatina e si parte per un giretto nel paese. Vediamo in fretta tutto quello che c’è da vedere, perché il paesino è molto piccolo ma si rivela degno della sua fama. E’ davvero molto caratteristico. Unico neo gli scocciatori che ti propongono e chiedono di tutto di più fino alla nausea. Torniamo a casa e con sigaro e libro alla mano ci piazziamo sui dondoli nel patio della casa a rilassarci un po’. Dopo poco ci raggiunge Elbis con cui scambiamo quattro chiacchiere su come si vive a Cuba e che nel frattempo ci offre un frutto mai visto prima, appena raccolto dall’albero che copre le nostre testoline. Naturalmente il nome non lo ricordo, comunque era davvero ottimo! In un batter d’occhio è pronta la cena. LUCULLIANA! Una aragosta a testa che a mala pena riusciva a stare nel piatto tanto, preceduta da zuppetta di pesce e seguita da dolce fatto in casa. La serata la terminiamo alla Casa della Musica dove ascoltiamo dell’ottima musica accompagnata da un Cuba Libre e ci dilettiamo con qualche salsa. Io più di Alessandro visto che sono stata invitata a ballare da un signore che con estrema galanteria gli ha prima chiesto il permesso.

CUBA - Cienfuegos 3

Lunedì 18 Agosto

Oggi è previsto il trasferimento a Trinidad. Facciamo colazione e dopo una chiacchierata con Bertha, che ci spiega di aver sentito la casa particular di Trinidad che l’ha informata del fatto che il passaggio della tempesta tropicale ha causato la mancanza di corrente in paese, su suo consiglio decidiamo aimè di fermarci ancora un notte a Cienfuegos. Il fatto è che avendola visitata già tutta non sappiamo che fare e inoltre il tempo non aiuta visto che piove.

CUBA - Cienfuegos 2

Domenica 17 Agosto – Cienfuegos e Rancho Luna

Solita colazione a base di frutta, uova e caffè e pronti per uscire. Ci dirigiamo verso il centro e ci imbattiamo nella sfilata di carnevale dei bimbi. Molto carina. Poi cominciamo la disperata ricerca di un taxi che ci porti a Rancho Luna, la spiaggia più vicina che comunque si trova a una 20ina di km. Non se ne trova uno… nessuno lavora oggi, è domenica ed è pure festa. Ci dirigiamo verso Punta Gorda, l’estremità ovest della città che corrisponde con la punta della penisola. Lì cominciamo a notare che stanno mettendo dei pannelli di legno alle finestre dei palazzi. Sarà che sta arrivando un uragano? Incuranti ci fermiamo a mangiare pesce in un localino vista mare. Usciti di lì sul ritorno vediamo un taxi e ci accordiamo per il trasporto fino alla spiaggia di Rancho Luna e per il ritorno alle 6. Passiamo un sereno pomeriggio in spiaggia ammirando i cubani al mare che trincano intere bottiglie di rum facendosi il bagno e giocano a un gioco con il pallone che prevede la fustigazione tramite pallonata di chi sbaglia. A rimetterci sarà sempre un povero nonnino un po’ alticcio. Alle 5 ci stufiamo, ci rivestiamo e cominciamo a incamminarci al bar dove troviamo già ad attenderci il tassista che vuole andar via un po’ prima perché sta arrivando la tempesta tropicale. E quindi presto andiamo via. Durante il tragitto, più o meno a metà strada, il nostro taxi però ci abbandona, nel senso che si ferma e non ne vuole sapere di ripartire, nonostante i tentativi dell’autista di ponticellare i cavi con dei cavetti di legno. Naturalmente avevamo preso uno di quei mezzi scassatissimi, molto probabilmente non autorizzati. Alessandro dopo aver guardato nel cofano dove non compariva nessuno di quei componenti essenziali di un motore ancora ora si chiede come potesse camminare. Insomma fermi su un ponte con l’arrivo di un uragano abbiamo cominciato a temere il peggio. Dopo una mezz’oretta passa un’auto che si ferma e dopo una chiacchierata con il nostro autista ci carica, scopriamo solo dopo che non era un buon samaritano ma bensì un tassista abusivo che oltre a due del posto si è offerto di caricare anche noi. Così, oltre aver sborsato i soldi al tizio appiedato perché ci spiaceva mollarlo lì, abbiamo dovuto pagare anche lui. E vabbè! L’uragano comunque non è arrivato. C’è stato soltanto un po’ di vento “banano” (come lo definiscono Alberto e Bertha, i proprietari della casa dove alloggiamo) seguito durante la notte da un forte temporale.

CUBA - Cienfuegos 1

Sabato 16 Agosto

Si va a Cienfuegos Sveglia, colazione e partenza per Cienfuegos. Per risparmiare … dobbiamo espiare la spesa del taxi del giorno prima…. andiamo a piedi fino alla stazione degli autobus di Matanzas. Il giorno prima avevamo preso informazioni sugli orari degli autobus, scoprendo che avremmo dovuto saltare Santa Clara perché gli orari erano improponibili e che il bus per Cienfuegos partiva alle 12 ma bisognava arrivare un paio di ore prima. Alle 10 siamo lì ma senza capire il perché ci troviamo su un autobus per Varadero. La bigliettaia dice che non avendo prenotato è giusto così. Da Varadero prenderemo poi l’autobus per Cienfuegos. Arriviamo a Cienfuegos comunque all’ora prevista e ad attenderci c’è un altro cartello “Lucia y Alessandro”. Il tizio dell’agenzia aveva chiesto informazioni e ci aveva già prenotato la casa nella nuova località… faremo così per tutto il viaggio… tutto sommato è comodo non doversi sbattere alla ricerca di una sistemazione, anche se probabilmente ci costerà 5 cuc (cuc=pesos convertibili) in più a notte. In fin dei conti dormire in due con meno di 20 euro sta nel nostro budget. La macchina per il trasporto questa volta è tenuta insieme dallo spago… non capiamo bene come faccia ancora a camminare. Arriviamo alla casa dove ci accolgono con molta cortesia anche se risultano un po’ più freddini. Si vede che sono più abituati a trattare con i turisti. Appena arrivati il proprietario ci racconta tutto quello che c’è da vedere e ci informa del fatto che è in corso il Carnevale. FIGHISSIMO! Usciamo subito e cominciamo la visita della città. In un paio di ore abbiamo visto quasi tutto. Andiamo a farci la doccia e poi cerchiamo dove andare a mangiare. Nella casa niente cena perché la moglie è un po’ stanca e non ce la fa a preparare. Andiamo a zonzo per il paese ma è tutto chiuso, essendoci il carnevale sono tutti riversati per strada. Fame! Ci consoliamo con un mojito e dopo l’iniziale riluttanza di Ale ci mangiamo prima un panino pieno di porchetta in uno dei mille banchetti per strada, messi lì per festeggiare il carnevale e poi pure una pizza al tegamino. Purtroppo la prevista sfilata salta perché inizia a piovere a dirotto e così ci rifugiamo in stanza.

CUBA - Matanzas

Venerdì 15 Agosto

Sveglia alle 8 e colazione luculliana nella casa. Daisy ci ha fritto le ovette, preparato il succo di papaia, pulito la frutta, scaldato il latte, preparato un dolce tipico cubano, il caffè e tostato il pane (a me ha anche offerto vitamina C e miele per la tosse… che tesoro!). Come al solito Ale comincia a preoccuparsi per l’effetto che può avere tutto ciò sul suo stomaco delicato. Io divoro tutto con non curanza! Usciamo per visitare la cittadina. Cominciamo il nostro cammino a piedi e come da indicazioni di Daisy appena adocchiamo un carretto chiediamo quanto costa per il centro. Ci rispondono 5 pesos e io rifiuto rispondendo che è troppo…cavolo 5 pesos, considerando che un pesos convertibile vale circa 80 centesimi di euro, è tanto per fare un tragitto così breve. Scopro poi invece che voleva pesos cubani (24 pesos cubani valgono un peso convertibile). Vabbè non importa ormai ci incamminiamo a piedi anche perché per ora non abbiamo pesos cubani. Nel tragitto incontriamo una coda di persone ferme e un tizio che dirige, proviamo a chiedere informazioni e lui ci invita ad attendere insieme agli altri un passaggio. Insomma in un attimo ci troviamo sulla macchina di un tizio che ci accompagna gratis alla nostra destinazione. Compriamo in banca dei pesos cubani per essere pronti per le prossime occasioni e cominciamo il giro per Matanzas. Niente di ché, ma sicuramente valida per farsi una idea di come vivono i cubani dato che non si tratta di un posto turistico (siamo quasi i soli turisti che girano per le strade di questa città). Ci facciamo un boccalone di birra in un bar mentre guardiamo la partita olimpica di pallavolo Cuba / Giappone e poi, cotti dal sole ormai allo zenit, torniamo a casa per un riposino. Nel pomeriggio usciamo nuovamente per andare in spiaggia. Cerchiamo di capire se c’è né una a Matanzas ma alla fine decidiamo di spingerci fino a Varadero riuscendo a salire sull’autobus che trasporta i dipendenti dei resort. Ale dà all’autista 10 pesos cubani (probabilmente lui voleva i convertibili) e in una oretta siamo su una splendida spiaggia tropicale. Tutto molto facile. Solo all’andata però perché tornare sarà un disastro. L’autista ci aveva detto che sarebbe ripassato dove ci stava lasciando per le 7. Noi puntuali insieme ai cubani ci mettiamo in strada ad attendere il suo passaggio.. invano però. Corriamo avanti e indietro insieme a loro per raggiungere le varie fermate casuali degli autobus ma nessuno va a Matanzas. Ale rompe le ciabatte e quindi comincia a correre a piedi nudi sull’asfalto con i cubani che lo prendono in giro e gli urlano “Corri che se no perdi la guagua!” (guagua = autobus). Non vi dico che risate! Per lo meno per me! Alle 8 Daisy ci aspettava per la cena e quindi ci arrendiamo e prendiamo un taxi che ci costerà 30 pesos. Doccia e cena. Tutto molto buono, fino al dolce per lo meno che con sua grande soddisfazione e nostro sgomento Daisy ci presenta. Aiuto! E’ una di quelle torte pannosissime che si vedono girare senza nessuna protezione per strada, in bici e sugli autobus. Per non offenderla ci tocca assaggiarla… è terribilmente dolce e ci lega la bocca che solo un bicchierone di birra riesce a salvarci dal soffocamento.

CUBA - Si parte

Giovedì 14 Agosto

Arriviamo alla Malpensa con l’autobus da Torino in perfetto orario per fare il check-in. Come mi avevano detto al call-center della compagnia aerea chiedo alla signora del check-in il visto per Cuba. La signora cade dalla sedia e dice di non saperne nulla. Cominciamo bene! Andiamo allo sportello della compagnia e lì troviamo i visti.. gli ultimi due che avevano a disposizione. Partenza in orario e arrivo a Varadero a mezzanotte ora locale. Usciti dall’aeroporto, come da programma, troviamo ad attenderci un cartello con scritto “Lucia e Alessandro” per identificare il nostro riferimento per il trasporto fino alla casa particolar prenotata. Dietro il cartello c’è un ragazzino, al che ci domandiamo “Sarà mica lui il nostro autista?”… ebbene si è proprio lui, che naturalmente dichiarerà di avere 18 anni…. bà sarà! La macchina tutto un programma, un 128 sport tenuto insieme dallo scotch. E qui cominciamo con i trasporti non autorizzati. Verso l’una arriviamo alla nostra casa di Matanzas. Ad accoglierci Daisy una splendida quarantenne che ci abbraccia e ci bacia come se ci conoscessimo da sempre e che per darci il ben venuto ci offre subito un bel Cuba Libre con più rum che cola. Cotti dal viaggio e dal rum siamo pronti per andare a dormire.

Viaggio FaiDaTe a Cuba

Scegliere la meta per le vacanze estive quest’anno si è rivelata una vera odissea. Troppo cari i voli e tanti i posti in cui mi piacerebbe andare. Messico, Venezuela, Perù, Guatemala, Cuba. Difficile, molto difficile!
Arriva venerdì 8 e le mie ferie iniziano il lunedì successivo. Forse è il momento di prendere una decisione.
Tra le mille pagine aperte trovo una tariffa accettabile per Cuba. Certo a Cuba siamo già andati, ma Ale ci tiene tanto e poi avevamo visto praticamente niente e quindi ok, vado, prenoto.
Comprato il volo prendo subito contatto con una sorta di agenzia che fa da tramite per prenotare le case particular (case private di cubani con camere in affitto) per accertarmi di avere da dormire la prima notte. Considerando che arriviamo a mezzanotte è essenziale.
Tutto di corsa perché da domani non so da dove connettermi (devo assolutamente mettere l’adsl a casa!).
E poi rimangono pochi giorni per organizzare, la partenza è prevista per giovedì 14 e oltretutto il week-end lo perdo gozzovigliando in spiaggia in Liguria.
Comprata la guida della Lonely Planet, comincio a ipotizzare un tragitto. Sarebbero tante le cose da vedere ma il tempo è poco e oltretutto per contenere i costi opteremo per i più lenti spostamenti in autobus. Vabbè partiamo e poi man mano si deciderà.

lunedì 7 luglio 2008

Sonics... al festiva del circo

Non tutti sanno che a Grugliasco esiste la più importante scuola circo d'Italia e in questi giorni proprio in questa cittadina è in corso il Festival del Circo. Andateci! Ne vale davvero la pena.


Io e mio marito siamo andati venerdì sera a vedere i Sonics. Fantastici!


I Sonics
I Sonics nascono da un’idea di Ileana Prudente (ex atleta di ginnastica artistica a livello nazionale) e Alessandro Pietrolini i quali curano le coreografie aeree, i costumi e la regia degli spettacoli. La compagnia (composta da 15 Acrobati, 3 Attori, 5 ballerine, 1 regista, 1 coreografa) nasce nel settembre del 2000 dopo una travolgente ondata di emozioni trasmesse da un’esibizione di tessuti aerei alla televisione francese. Da quel giorno i Sonics non sono più stati con i piedi per terra: l’adrenalina del rischio e degli applausi diventano per loro la motivazione principale nel cercare di continuare a crescere artisticamente e professionalmente.
In pochi anni hanno raggiunto tanti traguardi ambiziosi, l’ultimo in ordine di tempo è stato la partecipazione alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006. Nel loro repertorio grandi eventi, spettacolari performance aeree presentate nelle più belle piazze italiane ed europee. Hanno partecipato, inoltre, a diversi programmi televisivi, ultimi in ordine di tempo Watershow su Rai Uno e Cultura Moderna su Canale 5.
La cosa strabiliante è che questi ragazzi sembrano aver vissuto tra le corde dei trapezi o in cima a strutture altissime fin da piccoli, ma in realtà si sono inventati “il mestiere”: hanno studiato queste situazioni all’estero e le hanno importate in Italia. Sono eccelsi autodidatti. Le coreografie e i costumi, come anche alcuni degli attrezzi utilizzati negli spettacoli, sono di loro stessa invenzione e realizzazione.

giovedì 5 giugno 2008

Cuori allo specchio di Granellini


Ieri sera uscita di corsa dall’ufficio, per arrivare puntuale alla presentazione del nuovo libro di Gramellini, parcheggio abbastanza lontano per evitare la zona ZTL e mi incammino verso la libreria dove si terrà l’incontro. Aimè mi imbatto nella vetrina di un negozio di scarpe in cui si promettono sconti fino al 70% per cessazione attività. Vuoi che riesca a resistere? E no! Così entro, provo una decina di modelli e poi decido che no, devo resistere, non mi servono e così esco a mani vuote. Passo ancora dalla libreria dove sono tesserata (che non è quella dove c’è Gramellini) per comprarmi il libro e corro alla presentazione che naturalmente è già iniziata da un po’. Mi fermo in fondo perché la sala è piena e arrivo giusto in tempo per sentire una perla di saggezza.
Gramellini dice:
“Non esistono scelte giuste o sbagliate. Esistono solo scelte di coraggio e scelte di paura.”.
Per spiegare meglio ci racconta di quando da giovane ha dovuto scegliere la facoltà universitaria a cui iscriversi. Per seguire la sua passione vorrebbe iscriversi a Lettere, ma il padre lo vorrebbe Manager rampante e quindi lo spinge verso Economia. Lui fa una scelta di paura e si scrive a Giurisprudenza (se non ho capito male perché il microfono funzionava a tratti). In questo caso naturalmente la scelta di coraggio sarebbe stata andare contro tutti e seguire la sua inclinazione verso la scrittura. Mi piace quanto dice, mi riconosco.
Torniamo al libro. Si tratta di un libro in cui l’autore raccoglie una selezione di 100 fra le più belle lettere che ha ricevuto per la rubrica che segue su Specchio dei tempi (inserto del giornale di cui è vicedirettore) “Cuori allo specchio”, con relative sue risposte. Parte dalle lettere dei single per arrivare a quelle dell’anima gemella, passando da cuori infranti e amori non corrisposti.
La presentazione continua con la citazione di alcune delle lettere. Pendo dalle sue labbra.
Finisce la presentazione, corro a farmi firmare la mia copia del libro e mi precipito a casa per preparare la cena a marito e suocero. Ora non mi resta che cominciare a leggere!

P.S.
Dimenticavo di dire che io non ho mai letto un libro di Gramellini (ne ha già scritti altri 5, Ci salveranno gli ingenui, Granata da legare, Buongiorno. Il meglio o comunque il meno peggio, Compagni d'Italia, Colpo grosso) ma non ho potuto resistere perchè leggo spesso il suo “Buongiorno” sul quotidiano “La Stampa" che è un trafiletto in fondo alla prima pagina in cui commenta con ironia argomenti di attualità. Vale sempre la pena di spendere cinque minuti per leggerlo.

mercoledì 4 giugno 2008

Telefonata per caso


Stamattina è partita dalla borsa una chiamata dal mio cellulare perché, sbadata come sono, non avevo bloccato la tastiera.
Tra tutti quelli in elenco il mio cellulare ha deciso di chiamare una amica che non sentivo da tanto tempo (che per intenderci non era ne la prima, ne l’ultima della lista).

A metà mattinata ricevo una chiamata da un numero sconosciuto.
Era lei che trovata la chiamata da un cellulare che non conosceva (tra i cambi di cellulare lei aveva perso il mio numero) aveva deciso di capire a chi appartenesse.

LEI: “Ciao, sono Isabella”
IO: “Ciao……” (aiuto chi è)
LEI: “ho ricevuto una chiamata da questo numero… chi sei?”
IO che nel frattempo avevo realizzato chi fosse: “CIAO ISA sono Lucia”
LEI: “Lucia chi?”
Vabbè insomma un po’ di spiegazioni e finalmente riusciamo a identificarci e a capire cosa era capitato.
Era un po’ che non ci sentivamo, ma non perché non gradissimo la reciproca compagnia, bensì perché tra i mille rispettivi impegni non si era mai più presentata l’occasione.
Fantastico come il caso ci venga in aiuto a volte.
Grazie ad una coincidenza, ora abbiamo organizzato una cenetta la prossima settimana, per raccontarci e condividere quando perso in questo tempo trascorso dall’ultima volta che ci siamo incontrate. Bello no?!?!?

martedì 3 giugno 2008

Il regalo per il compleanno di Papà




Regalare qualcosa al mio papà mi rende proprio felice.
E si, perché fra tutti è sicuramente quello che dimostra più entusiasmo… qualsiasi cosa gli venga donato.
Ancor più se si tratta di un regalo tecnologico di cui scoprire le potenzialità.
Quest’anno eravamo indecisi tra il navigatore satellitare e il lettore MP3.
Abbiamo poi deciso per il secondo, considerando che il tragitto più difficile che mio padre percorre è quello per raggiungere casa mia, che ormai però dovrebbe aver imparato.
Risultato?
Felicissimo con il suo nuovo lettore MP3, che di primo impatto ha girato tra le mani per un po’, per capire di che cosa si trattasse, ma sempre con il sorriso a 32 denti.
Grande papà!

venerdì 16 maggio 2008

Il mio primo post


Eccoci qua!

E ora cosa scrivo?!?!?!

Bè posso iniziare dicendo che scrivere non è proprio il mio forte.

E voi direte... "e perchè hai creato un blog allora?!?!?!?"

Ma perchè invitata da una amica a leggere il suo blog sono entrata in questo mondo a me sconosciuto e mi è piaciuto. Si conosce un sacco di gente.

E poi oggi mi sento creativa!