Venerdì 29 Agosto
Che dire…. anche per quest’anno le ferie sono finite… lunedì si torna a lavorare. Ci rimane però un bel ricordo di questa Cuba fai da te in cui abbiamo avuto la possibilità di assaporare la grande ospitalità cubana. Grazie Cuba!
Venerdì 29 Agosto
Che dire…. anche per quest’anno le ferie sono finite… lunedì si torna a lavorare. Ci rimane però un bel ricordo di questa Cuba fai da te in cui abbiamo avuto la possibilità di assaporare la grande ospitalità cubana. Grazie Cuba!
Giovedì 28 Agosto
Entro le 12 dobbiamo lasciare la stanza e fare il check-out quindi sveglia presto. Facciamo colazione e andiamo in spiaggia per goderci l’ultimo mare. Alle 11 lasciamo gli asciugamani e ci dirigiamo al bar della spiaggia per rifocillarci con un bel hamburger… ma aimè la cuoca è in ritardo. Così tentiamo l’opzione bar della piscina. Non ci siamo mai andati perché ci siamo rifiutati di stare in piscina con una spiaggia tropicale a due passi, ma a me sembra di aver intravisto che anche lì c’è la cucina. E infatti c’è e gli hamburger sono anche più buoni e infatti ce ne mangiamo due accompagnati da tre birrozze a testa. Doccia e check-out e ora che si fa. Lasciamo la stanza, parcheggiando i bagagli in uno stanzino e prendiamo il bus turistico che fa il giro di Varadero. Scendiamo e risaliamo per visitare i vari mercatini anche se non abbiamo più un soldo da spendere. E poi per finire facciamo il giro fino alla punta estrema della penisola di Varadero per vedere la riserva naturale. Terminato il giro ritorniamo da al villaggio… da clandestini. Sono le 5 e noi dobbiamo essere in aeroporto per le 10… mica possiamo andare a zonzo per altre 5 ore. Così ci sediamo al bar e degustiamo un altro po’ di cocktail e intanto che ci siamo andiamo anche a fare cena. Abbiamo ancora il braccialetto con cui vengono identificati gli ospiti dei villaggi e così possiamo passare inosservati! Alle otto e mezza usciamo ad attendere il taxi prenotato per andare all’aeroporto e puntuali partiamo per il ritorno in Italia. Sing!
25, Martedì 26 e Mercoledì 27 Agosto
Passiamo tre giorni di riposo godendoci spiaggia mare e sole accompagnati da tanti tanti tanti cocktail. Anche se con un po’ di rammarico decidiamo di terminare la nostra vacanza qui senza ritornare a Matanzas da Daisy come avevamo promesso. Siamo troppo stanchi per spostarci ancora.
Domenica 24 Agosto - Partenza per Varadero
Alle 7 abbiamo appuntamento davanti all’hotel Melìa Cohiba con il pulmino prenotato con l’agenzia e noi alle 6:45 siamo già lì. Da oggi faremo i turisti da viaggio organizzato. Da una parte mi mette una gran tristezza dall’altra però considerando che siamo proprio stanchi sono contenta di godermi un po’ di relax al mare. E Cuba purtroppo non dà alternative, se vuoi stare in un posto di mare devi alloggiare in un resort, perché le Case Particolar nelle zone di villeggiatura non sono autorizzate. Alle 9 siamo già nella nostra camera e con quello che abbiamo pagato io e Ale ci prefiggiamo l’obiettivo di ripagarci la giornata. Quindi subito a fare colazione. Rispetto a come eravamo abituati nelle case sarà una delusione… non si mangia un granchè bene. Ma basta scoprire le cose da evitare e tutto sommato non è così malvagio. Quindi frittatina, cioccolata, pane e marmellata, bananina e via. Andiamo in spiaggia e cominciamo a devastarci con i cocktail. Alla fine della giornata ne conteremo 15 a testa più varie birre durante e fuori pasto. Insomma riusciamo ampiamente a recuperare i 50 euro a capoccia sborsati per la giornata. Varadero si conferma un posto di mare splendido con spiaggia finissima tanto da sembrare borotalco. Lunedì
Sabato 23 Agosto
Colazione e conti con la signora Giusy perchè lei la sera esce presto. Lei un tesoro.. si congeda con baci e abbracci e ci regala anche una confezione di caffè a testa. Che carina! Partiamo per il nostro ultimo giro all’Avana. Incredibilmente riusciamo a prendere un taxi cumulativo senza l’aiuto di Ariel (un altro macchinone anni 30) perché fermatosi per caricare dei cubani che non vanno nella sua direzione decide di ripiegare su di noi che siamo proprio lì a portata di mano. E così arriviamo davanti al Campidoglio in un attimo. Visto che siamo lì passiamo dalla fabbrica dei sigari che durante il viaggio a Cuba di qualche anno prima non eravamo riusciti a visitare. E anche questa volta niente. Il sabato chiude prestissimo. Delusi percorriamo il viale alberato ….. per raggiungere il Museo della Rivoluzione. Visita al museo che è Facciamo pranzo nel burrificio di Plaza Veja dove il giorno prima avevamo notato degli ottimi hamburger. Ancora un giretto e poi rientro in stanza in tempo per la cenetta.
Giovedì 21 Agosto – Partenza per L’Avana
Sveglia all’alba perché alle 7:30 parte il bus. Questa volta però abbiamo prenotato (notare che la prenotazione consiste nell’essere scritti in una pagina bianca senza una data e un’ora… ma incredibile loro riescono a capire. Vabbè non ci facciamo domande che è meglio!) quindi basta arrivare alle 7 per poter fare il biglietto. Partiamo e arriviamo in orario nella capitale. Nonostante non ci avessero detto nulla arrovato alla stazione dei bus dell’Avana troviamo ad attenderci il solito cartello con il nostro nome. La casa che ci hanno riservato però è lì vicino e quindi lontano dai punti di nostro interesse. Chiediamo di andare più vicino al centro e dopo una telefonata ci dirottano nel Vedano. Arriviamo con un taxi e la signora che ci aspetta ci dirotta a sua volta perché è al completo. Finiamo in una casa semi autorizzata, nel senso che per fare dei lavori e quindi per pagare meno tasse, ha dichiarato allo stato che ospiterà solo persone Cubane. Questa esperienza ci mancava! Contrattiamo sul prezzo, visto che è un po’ più caro rispetto alle altre sistemazioni e otteniamo una colazione pequeña compresa nella cifra. La signora è molto ospitale e come lei la nonna 84enne che corre in giro per casa e ascolta musica a tutto volume come fosse una ragazzina, incredibile, e la signora delle pulizie che al ritmo di salsa ci racconta di essere una ottima ballerina. Dopo un riposino ci dirigiamo verso il centro passando dall’Hotel Habana Libre per vedere le storiche foto di Fidel al tempo della rivoluzione e intanto che ci siamo per fare la pipì, dopo una sosta nell’agenzia di Cuba Tour per prenotare 3 notti di Todo Incluido a Varadero. Passiamo dall’Università a cui un poliziotto ci nega l’accesso, non capiamo bene il perché. Proseguiamo verso il Malecon (il lungo mare dell’Avana) e lo percorriamo tutto fino ad arrivare in Habana Veja. Circa 6/7 chilometri a piedi. Non paghi facciamo ancora un giro fino alla piazza della Cattedrale. Molto bella! Da lì con un Coco ci dirigiamo verso casa (caspita quanta strada che abbiamo percorso!), per raggiungere un localino indicato dalla guida che si trova proprio nell’isolato dopo. Gira e rigira per le strade scopriamo che il locale è chiuso. Nella zona non c’è molto e quindi ci ritroviamo a mangiare un panino in un bar. Qui conosciamo Ariel un cubano con cognato italiano e con tanta voglia di chiacchierare…. proprio tanta. Dopo due ore di tante parole riusciamo a congedarci da lui e stravolti andiamo a dormire con la promessa di trovarci il giorno dopo per cenare insieme.
Sabato 16 Agosto
Si va a Cienfuegos Sveglia, colazione e partenza per Cienfuegos. Per risparmiare … dobbiamo espiare la spesa del taxi del giorno prima…. andiamo a piedi fino alla stazione degli autobus di Matanzas. Il giorno prima avevamo preso informazioni sugli orari degli autobus, scoprendo che avremmo dovuto saltare Santa Clara perché gli orari erano improponibili e che il bus per Cienfuegos partiva alle 12 ma bisognava arrivare un paio di ore prima. Alle 10 siamo lì ma senza capire il perché ci troviamo su un autobus per Varadero. La bigliettaia dice che non avendo prenotato è giusto così. Da Varadero prenderemo poi l’autobus per Cienfuegos. Arriviamo a Cienfuegos comunque all’ora prevista e ad attenderci c’è un altro cartello “Lucia y Alessandro”. Il tizio dell’agenzia aveva chiesto informazioni e ci aveva già prenotato la casa nella nuova località… faremo così per tutto il viaggio… tutto sommato è comodo non doversi sbattere alla ricerca di una sistemazione, anche se probabilmente ci costerà 5 cuc (cuc=pesos convertibili) in più a notte. In fin dei conti dormire in due con meno di 20 euro sta nel nostro budget. La macchina per il trasporto questa volta è tenuta insieme dallo spago… non capiamo bene come faccia ancora a camminare. Arriviamo alla casa dove ci accolgono con molta cortesia anche se risultano un po’ più freddini. Si vede che sono più abituati a trattare con i turisti. Appena arrivati il proprietario ci racconta tutto quello che c’è da vedere e ci informa del fatto che è in corso il Carnevale. FIGHISSIMO! Usciamo subito e cominciamo la visita della città. In un paio di ore abbiamo visto quasi tutto. Andiamo a farci la doccia e poi cerchiamo dove andare a mangiare. Nella casa niente cena perché la moglie è un po’ stanca e non ce la fa a preparare. Andiamo a zonzo per il paese ma è tutto chiuso, essendoci il carnevale sono tutti riversati per strada. Fame! Ci consoliamo con un mojito e dopo l’iniziale riluttanza di Ale ci mangiamo prima un panino pieno di porchetta in uno dei mille banchetti per strada, messi lì per festeggiare il carnevale e poi pure una pizza al tegamino. Purtroppo la prevista sfilata salta perché inizia a piovere a dirotto e così ci rifugiamo in stanza.
Giovedì 14 Agosto
Arriviamo alla Malpensa con l’autobus da Torino in perfetto orario per fare il check-in. Come mi avevano detto al call-center della compagnia aerea chiedo alla signora del check-in il visto per Cuba. La signora cade dalla sedia e dice di non saperne nulla. Cominciamo bene! Andiamo allo sportello della compagnia e lì troviamo i visti.. gli ultimi due che avevano a disposizione. Partenza in orario e arrivo a Varadero a mezzanotte ora locale. Usciti dall’aeroporto, come da programma, troviamo ad attenderci un cartello con scritto “Lucia e Alessandro” per identificare il nostro riferimento per il trasporto fino alla casa particolar prenotata. Dietro il cartello c’è un ragazzino, al che ci domandiamo “Sarà mica lui il nostro autista?”… ebbene si è proprio lui, che naturalmente dichiarerà di avere 18 anni…. bà sarà! La macchina tutto un programma, un 128 sport tenuto insieme dallo scotch. E qui cominciamo con i trasporti non autorizzati. Verso l’una arriviamo alla nostra casa di Matanzas. Ad accoglierci Daisy una splendida quarantenne che ci abbraccia e ci bacia come se ci conoscessimo da sempre e che per darci il ben venuto ci offre subito un bel Cuba Libre con più rum che cola. Cotti dal viaggio e dal rum siamo pronti per andare a dormire.