lunedì 15 settembre 2008

CUBA - Cienfuegos 1

Sabato 16 Agosto

Si va a Cienfuegos Sveglia, colazione e partenza per Cienfuegos. Per risparmiare … dobbiamo espiare la spesa del taxi del giorno prima…. andiamo a piedi fino alla stazione degli autobus di Matanzas. Il giorno prima avevamo preso informazioni sugli orari degli autobus, scoprendo che avremmo dovuto saltare Santa Clara perché gli orari erano improponibili e che il bus per Cienfuegos partiva alle 12 ma bisognava arrivare un paio di ore prima. Alle 10 siamo lì ma senza capire il perché ci troviamo su un autobus per Varadero. La bigliettaia dice che non avendo prenotato è giusto così. Da Varadero prenderemo poi l’autobus per Cienfuegos. Arriviamo a Cienfuegos comunque all’ora prevista e ad attenderci c’è un altro cartello “Lucia y Alessandro”. Il tizio dell’agenzia aveva chiesto informazioni e ci aveva già prenotato la casa nella nuova località… faremo così per tutto il viaggio… tutto sommato è comodo non doversi sbattere alla ricerca di una sistemazione, anche se probabilmente ci costerà 5 cuc (cuc=pesos convertibili) in più a notte. In fin dei conti dormire in due con meno di 20 euro sta nel nostro budget. La macchina per il trasporto questa volta è tenuta insieme dallo spago… non capiamo bene come faccia ancora a camminare. Arriviamo alla casa dove ci accolgono con molta cortesia anche se risultano un po’ più freddini. Si vede che sono più abituati a trattare con i turisti. Appena arrivati il proprietario ci racconta tutto quello che c’è da vedere e ci informa del fatto che è in corso il Carnevale. FIGHISSIMO! Usciamo subito e cominciamo la visita della città. In un paio di ore abbiamo visto quasi tutto. Andiamo a farci la doccia e poi cerchiamo dove andare a mangiare. Nella casa niente cena perché la moglie è un po’ stanca e non ce la fa a preparare. Andiamo a zonzo per il paese ma è tutto chiuso, essendoci il carnevale sono tutti riversati per strada. Fame! Ci consoliamo con un mojito e dopo l’iniziale riluttanza di Ale ci mangiamo prima un panino pieno di porchetta in uno dei mille banchetti per strada, messi lì per festeggiare il carnevale e poi pure una pizza al tegamino. Purtroppo la prevista sfilata salta perché inizia a piovere a dirotto e così ci rifugiamo in stanza.

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